Diluvio di falsi profeti - Parte II

 

Pubblicato per la prima volta il 10 aprile 2008. 

 

QUANDO Ho sentito parlare di Oprah Winfrey diversi mesi fa promozione aggressiva della spiritualità New Age, mi è venuta in mente l'immagine di un pescatore d'altura. Il pesce sospende davanti alla bocca una luce autoilluminata che attira la preda. Poi, quando la preda si interessa abbastanza da avvicinarsi ...

Diversi anni fa, le parole continuavano a venirmi in mente, "Il vangelo secondo Oprah."Ora vediamo perché.  

 

I PRECURSORI

L'anno scorso, ho avvertito di un notevole Diluvio di falsi profeti, tutti puntando direttamente alla morale o alle credenze cattoliche. Che sia nell'arte o nei media televisivi o cinematografici, l'attacco sta diventando più feroce. Il suo obiettivo è in definitiva non solo prendere in giro il cattolicesimo, ma screditarlo a tal punto che anche i fedeli inizieranno a dubitare delle loro convinzioni. Come non notare la febbrile pece che si solleva contro la Chiesa?

Sorgeranno falsi messia e falsi profeti e compiranno segni e prodigi così grandi da ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti. (Matteo 24:24)

In una parola profetica che sta per avverarsi, il Signore mi parlò diversi anni fa dicendo che aveva "ha sollevato il dispositivo di ritenuta. " Cioè, il freno che trattiene, in ultima analisi, l'Anticristo (vedi Il trattenitore). Ma prima, diceva San Paolo, deve venire la "ribellione" o "l'apostasia" (2 Tessalonicesi 2: 1-8).

L'apostasia, la perdita della fede, si sta diffondendo in tutto il mondo e ai livelli più alti all'interno della Chiesa. —Papa Paolo VI, Discorso in occasione del sessantesimo anniversario delle apparizioni di Fatima, 13 ottobre 1977

Cristo è stato preceduto da molti profeti, e poi da Giovanni Battista. Così anche la figura dell'Anticristo sarà preceduta da molti falsi profeti, e poi finalmente un Falso Profeta (Ap 19:20), tutti guidando le anime a una falsa "luce". E poi verrà l'Anticristo: la falsa “luce del mondo” (vedi La candela ardente).

 

 

VERSO IL TOTALITARISMO 

In un discorso tenuto da p. Joseph Esper, delinea le fasi della persecuzione:

Gli esperti concordano sul fatto che si possono identificare cinque fasi di una prossima persecuzione:

(1) Il gruppo target è stigmatizzato; la sua reputazione viene attaccata, forse deridendola e rifiutandone i valori.

(2) Quindi il gruppo viene emarginato o espulso dalla corrente principale della società, con sforzi deliberati per limitare e annullare la sua influenza.

(3) La terza fase consiste nel diffamare il gruppo, attaccandolo ferocemente e incolpandolo di molti dei problemi della società.

(4) Successivamente, il gruppo viene criminalizzato, con crescenti restrizioni imposte alle sue attività e alla fine anche alla sua esistenza.

(5) La fase finale è quella della persecuzione totale.

Molti commentatori ritengono che gli Stati Uniti siano ora nella fase tre e che stiano entrando nella fase quattro. -www.stedwardonthelake.com

 

I PAPI MODERNI: PREPARARE LA CHIESA

In osservazioni informali fatte nel 1980, Papa Giovanni Paolo avrebbe detto:

Dobbiamo essere pronti a subire grandi prove in un futuro non troppo lontano; prove che ci richiederanno di essere pronti a rinunciare anche alla nostra vita e ad un dono totale di noi stessi a Cristo e per Cristo. Attraverso le vostre e le mie preghiere è possibile alleviare questa tribolazione, ma non è più possibile evitarla, perché è solo così che la Chiesa può essere effettivamente rinnovata. Quante volte, infatti, il rinnovamento della Chiesa è stato effettuato nel sangue? Questa volta, ancora una volta, non sarà altrimenti. Dobbiamo essere forti, dobbiamo prepararci, dobbiamo affidarci a Cristo ea sua Madre, e dobbiamo essere attenti, molto attenti, alla preghiera del Rosario. —Intervista con i cattolici a Fulda, Germania, novembre 1980; www.ewtn.com

Ma il Santo Padre ha anche detto qualcosa di cruciale nella sua dichiarazione ai vescovi americani quando si rivolse loro come cardinale nel 1976. Che questo ...

... confronto finale tra la Chiesa e l'anti-Chiesa, del Vangelo e l'anti-Vangelo ... si trova nei piani della divina provvidenza. - ristampato il 9 novembre 1978, numero del Wall Street Journal; [corsivo mio enfasi]

Vale a dire: Dio comanda! E sappiamo già che la vittoria spetta a Cristo fino a quando tutti i suoi "nemici sono posti sotto i suoi piedi". Quindi,

In questa prospettiva escatologica, i credenti dovrebbero essere chiamati a un rinnovato apprezzamento della virtù teologale della speranza ... —POPE GIOVANNI PAOLO II, Terzio Millennio Avvento, nf. 46

Questo è il motivo per cui credo che l'ultima enciclica di Papa Benedetto Spe salvi ("Salvato dalla speranza") non è un semplice trattato su una virtù teologale. È una parola potente per ravvivare nei credenti questa speranza presente e futura che ci attende. Non è una parola di cieco ottimismo, ma di certa realtà. La battaglia presente e imminente che affrontiamo come credenti è stata pianificata dalla Divina Provvidenza. Dio è al comando. Cristo non distoglierà mai lo sguardo dalla sua sposa e, infatti, la glorificherà come anche lui fu glorificato attraverso le sue sofferenze.

Quante volte dovrei ripetere le parole "non aver paura“? Quante volte posso mettere in guardia dal presente e dall'imminente inganno e dalla necessità di rimanere "sobrio e vigile"? Quante volte dovrei scrivere che in Gesù e Maria ci è stato dato rifugio?

So che sta arrivando un giorno in cui non sarò più in grado di scriverti. Ascoltiamo quindi attentamente il Santo Padre, recitando il Rosario e fissando i nostri occhi su Gesù Sacramentato. In questi modi saremo più che preparati!

La più grande battaglia del nostro tempo si avvicina sempre di più. Che grande grazia è essere vivi oggi!

La storia, infatti, non è sola nelle mani dei poteri oscuri, del caso o delle scelte umane. Sullo scatenamento delle energie malvagie, sull'irruzione veemente di Satana e sull'emergere di tanti flagelli e mali, sorge il Signore, arbitro supremo degli eventi storici. Conduce sapientemente la storia verso l'alba dei nuovi cieli e della nuova terra, cantata nella parte finale del libro sotto l'immagine della nuova Gerusalemme (vedere Apocalisse 21-22). —Papa BENEDETTO XVI, udienza generale, Maggio 11, 2005

… La sofferenza non è mai vista come l'ultima parola ma piuttosto come un passaggio verso la felicità; anzi, la stessa sofferenza è già misteriosamente mescolata alla gioia che scaturisce dalla speranza. —Papa BENEDETTO XVI, udienza generale, Agosto 23rd, 2006

 

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