Dal peccato

LA PAROLA DI ORA SULLE LETTURE DI MESSA
per il 19 marzo 2014
Mercoledì della seconda settimana di quaresima

Solennità di San Giuseppe

Testi liturgici qui

Ecce HomoEcco l'uomo, di Michael D. O'Brien

 

 

ST. PAOLO una volta disse che “se Cristo non è stato risuscitato, anche la nostra predicazione è vuota; vuoto, anche, la tua fede. " ,cfr. 1 Cor 15:14 Si potrebbe anche dire, se non esiste il peccato o l'inferno, allora anche la nostra predicazione è vuota; vuota anche la tua fede; Cristo è morto invano e la nostra religione è inutile.

Le letture di oggi ci raccontano la tanto attesa venuta del successore di Davide, un re che avrebbe stabilito un regno eterno. Egli sarebbe colui attraverso il quale la promessa ad Abramo, il padre di molte nazioni, sarebbe adempiuto. Nacque da Maria, moglie di Giuseppe della stirpe di Davide. E il Suo nome èGesù-Ebraico per Giosuè, che significa "Yahweh salva". Così, Gesù venne per un unico scopo:

…perché salverà il suo popolo dai suoi peccati. (Vangelo di oggi)

Sì, siamo tolleranti. Cerchiamo di essere misericordiosi. Cerchiamo di essere gentili, gentili e compassionevoli. Ma non dimentichiamo mai il cuore della missione di Gesù Cristo, che condividiamo in virtù del nostro battesimo: condurre gli altri alla salvezza attraverso il perdono dei loro peccati.

Ma come possono invocare colui in cui non hanno creduto? E come possono credere in colui di cui non hanno sentito parlare? E come possono sentire senza qualcuno che predichi? E come possono le persone predicare se non vengono inviate? Come è scritto: "Come sono belli i piedi di coloro che portano la buona novella!" (Rm 10:14-15)

E la buona notizia è questa: Gesù è venuto per salvare il suo popolo dai suoi peccati. Non ci sono buone notizie quindi senza un Salvatore. Non c'è Salvatore a meno che non ci sia qualcosa da cui essere salvati. E ciò da cui siamo salvati è il nostro peccato.

Ma solo se ci pentiamo.

…infatti il ​​Suo scopo non era semplicemente quello di confermare il mondo nella sua mondanità e di esserne il compagno, lasciandolo completamente immutato. —POPE BENEDETTO XVI, Friburgo in Brisgovia, Germania, 25 settembre 2011; www.chiesa.com

E quindi, non possiamo sottrarci al nostro dovere di cristiani di condividere la buona notizia che non solo c'è la vita eterna dopo la morte, ma che non siamo più separati da quella Vita, e ciò che ha e continua a separarci da quella Vita, è il nostro peccato.

Perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore. (Rom 6:23)

Non esiste cristianesimo senza confessione, religione senza pentimento, salvezza senza dolore, regno senza contrizione, paradiso senza umiltà. Lo scandalo oggi, il Grande Scandalo dei nostri tempi, è una Chiesa che in molti luoghi non comprende più perché il loro Signore e Salvatore è morto per loro, e quindi cosa devono fare loro stessi per diventare segno di speranza per il mondo.

Pentirsi non è solo riconoscere di aver fatto del male; è voltare le spalle al torto e iniziare a incarnare il Vangelo. Su questo fa perno il futuro del cristianesimo nel mondo di oggi. Il mondo non crede a ciò che Cristo ha insegnato perché non lo incarniamo. - Serva di Dio Catherine de Hueck Doherty, Bacio di Cristo

Forse il mondo comincerà a credere di nuovo quando inizieremo a vivere ciò che predichiamo, a predicare ciò in cui crediamo ea credere allo scopo per cui Gesù è venuto: soffrire e morire per togliere i nostri peccati….

Fu per questo scopo che venni a quest'ora. (Giovanni 12:27)

Non ci vergogniamo mai di proclamare questa verità: la necessità di voltare le spalle al peccato, perché così facendo si priva gli altri della gioia del Vangelo, che è conoscere l'amore risanatore e la potenza della Croce di Cristo che ci libera colpa, oppressione e morte eterna.

La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita di tutti coloro che incontrano Gesù. Coloro che accettano la sua offerta di salvezza sono liberati dal peccato, dal dolore, dal vuoto interiore e dalla solitudine... Ora è il momento di dire a Gesù: “Signore, mi sono lasciato ingannare; in mille modi ho evitato il tuo amore, eppure eccomi ancora una volta a rinnovare il mio patto con te. Ho bisogno di te. Salvami ancora una volta, Signore, portami ancora una volta nel tuo abbraccio redentore”. -PAPA FRANCESCO, Evangelii Gaudium, nf. 1, 3

 

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Le note

Le note
1 cfr. 1 Cor 15:14
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