Sull'innocenza

RITIRO DI QUARESIMA
Giorno 24

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COSA un dono che abbiamo attraverso il Sacramento del Battesimo: il innocenza di un'anima è ripristinato. E se dovessimo peccare dopo, il Sacramento della Penitenza ripristina di nuovo quell'innocenza. Dio vuole che tu ed io siamo innocenti perché si compiace della bellezza di un'anima incontaminata, rifatta di nuovo a Sua immagine. Anche il peccatore più incallito, se fa appello alla misericordia di Dio, viene riportato a una bellezza primordiale. Si potrebbe dire che in un'anima simile, Dio vede se stesso. Inoltre, si compiace della nostra innocenza perché sa che è quando siamo più capaci di gioia.

L'innocenza era così importante per Gesù che avvertì:

Chi fa peccare uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio che gli fosse appesa al collo una grande macina da mulino e fosse annegato in fondo al mare. Guai al mondo per le cose che causano il peccato! Tali cose devono venire, ma guai a colui attraverso il quale vengono. (Mt 18:6-7)

Quando parliamo di tentazione, l'intento di Satana è di far perdere a te e me la nostra innocenza, la nostra purezza di cuore, senza la quale non possiamo vedere Dio. Questo, e sconvolge il proprio equilibrio interiore e la pace, e poi, spesso, la pace del mondo che ci circonda. Vediamo gli effetti della perdita dell'innocenza nel Giardino dell'Eden in tre modi.

Quando Adamo ed Eva mangiarono il frutto dell'albero proibito, la Scrittura lo dice “tambedue si aprirono gli occhi e seppero che erano nudi». ,Gen 3: 7 Il primo effetto dell'innocenza perduta è il sentimento di vergogna. È un sentimento inevitabile comune a tutto il genere umano che si sia fatto qualcosa di contrario alla loro natura, a Con affetto, a immagine della quale sono stati creati.

Secondo, l'esperienza di Adamo ed Eva paura, in particolare, il timore di Dio. "Ti ho sentito in giardino" disse Adamo al Signore, “ma avevo paura, perché ero nudo, quindi mi sono nascosto…” ,Gen 3: 10

Il terzo effetto è la posa colpa. "La donna che hai messo qui con me, mi ha dato il frutto dell'albero, così l'ho mangiato". La donna rispose, "Il serpente mi ha ingannato, quindi l'ho mangiato." Invece di ammettere i loro peccati, cominciarono a scusarli via... E così inizia un ciclo di vergogna, paurae la colpa che, se non pentito, può produrre una miriade di malattie spirituali e persino fisiche e divisioni su divisioni, i frutti dell'innocenza perduta.

La domanda è: come possiamo rimanere innocenti in un mondo che ci espone costantemente al male quasi ovunque ci giriamo? La risposta sta nell'esempio di Gesù. I suoi tre anni di ministero furono trascorsi quasi interamente in presenza di peccatori. Dato che cenava con la marmaglia, scambiava parole con adulteri e incontrava regolarmente gli infestati dai demoni... come fece Gesù a rimanere innocente?

La risposta è che è rimasto costantemente in comunione con il Padre, come an esempio per noi:

Come il Padre ha amato me, così ho amato te; dimorare nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, proprio come ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. (Giovanni 15: 9-10)

Questo “dimorare” è essenzialmente preghiera manifestare in fedeltà alla volontà del Padre. È stato proprio attraverso questo persistente nel Padre che Gesù ha potuto vedere, con l'amore del Padre, oltre il cuore omicida, lussurioso e avido fino allo stato di innocenza e bellezza che un'anima aveva il potenziale diventare attraverso la fede in Lui. È così che ha potuto gridare, “Padre, perdona loro, non sanno quello che fanno”. ,Luca 23: 34 Allo stesso modo, se dimoriamo nel Padre, non solo troveremo la forza per resistere alla tentazione, ma troveremo la capacità di amare attraverso Il suo occhi. E così tra poco parlerò di questo permanere, che è davvero il cuore di questo ritiro. 

Chi ha fiducia in se stesso è perduto. Chi confida in Dio può tutto. —S. Alfonso Ligouri (1696-1787)

Quando si tratta di tentazione, dobbiamo soprattutto non fidarsi di noi stessi. Domani esamineremo più attentamente il menzogna della tentazione che cerca di rubare la nostra innocenza in modi numerosi e sottili e come resistere.

 

SOMMARIO E SCRITTURA

L'innocenza non solo accresce la nostra capacità di gioia, ma ci permette di vedere gli altri con gli occhi di Cristo.

Temo che, come il serpente ha ingannato Eva con la sua astuzia, i vostri pensieri possano essere corrotti da un impegno sincero e puro verso Cristo... Così possiamo sapere che siamo uniti a Lui: chi dice di dimorare in lui deve vivere come ha vissuto lui. (2 Cor 11:3; 1 Giovanni 2:5-6)

 

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Ascolta il podcast della riflessione di oggi:

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Le note

Le note
1 Gen 3: 7
2 Gen 3: 10
3 Luca 23: 34
pubblicato in HOMEPAGE, RITIRO DI QUARESIMA.

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